venerdì 8 marzo 2013

Un conclave difficile

Un conclave quello che si apre martedì 12 marzo per la scelta del nuovo Pontefice dopo le dimissioni di benedetto XVI ufficialmente per l'età e motivi di salute che li hanno portato a ritenere di non poter svolgere in modo appropriato il suo compito.

I motivi però potrebbero non esser solo questi e lo si è visto quando sebbene volessero parlare coi giornalisti i cardinali statunitensi sono stati messi a tacere.

I temi pesanti su cui la chiesta deve fare chiarezza. Il primo tema che non si è affrontato nelle congregazioni di preparazione al Conclave è lo scandalo pedofilia. Uno scandalo che potrebbe esser in parte la motivazione delle dimissioni di Benedetto XVI. Un Benedetto XVI che prima di papa è stato esponente di spicco della Congregazione della Fede che doveva occuparsi anche di tale scandalo e spesso ha insabbiato. Un caso che portò nel 2006 la Congregazione da lui guidata a far rinunciare ad ogni mistero pubblico Marcial Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo. Una decisione approvata da Benedetto XVI in persona.

Un mondo che voleva probabilmente cambiare e che forse per un anziano Pontefice richiedeva una dura battaglia che lui non sarebbe riuscito a portare avanti.

Ci sono poi una gestione finanziaria che non si può definire trasparente con lo IOR che faticosamente sta facendo dei tentativi per rendersi più trasparente.

Ce poi un discorso più fine di una chiesa si coesa ma divisa in molte aggregazione alcune dette prelatura che possono fare riferimento al papa. Un modo di essere chiesa ha portato a poteri interni spesso difficili da controllare. Uno su tutti la potente prelatura dell'Opus Dei.

La Chiesa vede uno scollamento e ad un allontanamento nel mondo e anche in Italia dai dettami della Chiesa. Una chiesa che ha tanti valori, ma che spesso anche al suo interno li tradisce come il caos pedofilia ha messo in luce. Dove la società cambia e dove temi forti come eutanasia, fine vita, diversi sistemi famigliari (convivenze, riconoscimento diritti gay).

Una chiesa che viene vista ricca e non come nei dettami di San Francesco dedita alla povertà sebbene molto faccia per chi è in difficoltà.

Torniamo alle pedofilia e al Papato. Vorrei tornare per un attimo alla pedofilia e ad a Benedetto XVI e il suo ruolo sotto il papato di Giovanni Paolo II. Un papato che ha visto Benedetto XVI alla Congregazione della Fede e ha visto la pedofilia e altri scandali nascere. Ha visto negli anni 80 vedersi riconoscere la legittimità dell'OPUS Dei una prelatura oscura.

Per vedere avere contezza di una situazione che si è costruita nel tempo e che forse è stata una delle cause dell'abbandono di Benedetto XVI vi consiglio la lettura di:

Il prossimo papa. Mi risulta difficile entrare nel toto Papa e non mi esercito in tale stupida gara a chi lo indovina. Certo non deve essere: non molto anziano forte, deve avere saggezza, essere santo. Santo ecco perchè deve rinverdire un immagine di Chiesa che attualmente è vista più un potere e legata a poteri terreni. Deve esser forte per poter riuscire a portare cambiamento nella stessa, la quale spesso è attraversata da lobby. Deve esser saggio per poter portare la chiesa nel futuro. Un compito difficile quello che 115 porporati che devono votare il nuovo Papa e che probabilmente non affronteranno in questa tornata i problemi proposti che sarebbe le chiavi per un prossimo papato.

Dei temi che nemmeno in questo pre-conclave e nel conclave credo non verranno risolti ma che dovrebbero coinvolgere tutta la chiesa e tutti i cristiani.

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