martedì 19 marzo 2013

Annunziatamania

Si è riaccesa la polemica sul ruolo della tv e del giornalismo italiano dopo l'intervista fatta da Lucia annunziata a Angelino Alfano in cui lei ha detto che il PDL è un partito di impresentabili. Se vogliamo metterla su questo profilo in molti partiti ciò esiste e andrebbero combattuti, ma un partito non è mai impresentabile anche se presenta idee discutibili. Un giornalista poi dovrebbe avere maggior equilibrio e saper si incalzare ma non offendere. Con quelle parole non ha solo offeso un leader e un partito ma il popolo che ha votato la proposta di Silvio Berlusconi, del segretario Alfano e del PDL.

La Rai ha fatto posare la cosa senza darle molto peso, mentre è vero che la giornalista Lucia Annunziata non sia sempre riuscita a tenere un comportamento degno di tale professione. E non solo col centrodestra e non solo a In Mezz'ora.

Mi ricordo ancora la puntata di un programma nato per informare come quello dalla stessa tenuto in un Hotel all'interno della campagna elettorale e del quale mi sfugge il nome. In tale programma ricordo ancora come in ruolo di moderatrice non abbia brillato e non con la lista di centrodestra. Sto parlando della serata dedicata a Rivoluzione civile che per buon a parte si è tramutata in rissa. E' vero sarà colpa di Sallusti, ma un moderatore deve sapere riprendere il filo. Si è trasformato in un batti e ribatti che forse ha danneggiato anche la Rivoluzione civile. Un giornalista non deve usare i guanti certo ma deve mantenere il rispetto dei vari ospiti e che ovviamente rispondono alle domande.

Serve una riflessione su come a volte il successo da un aura di intoccabilità che va stroncata. Il giornalista deve raccontare la realtà magari anche con una sua valutazione ma senza mai scadere nel ridicolo con attacchi all'interlocutore.

Una nota di biasimo forte nei suoi confronti me la sarei aspettata, ma non c'è stata. Speriamo che in privato qualcuno gli abbia ricordato che così non va bene. I cittadini da programmi come il suo e non vedere teatro. Un teatro che può portare discredito alla categoria.

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