martedì 19 marzo 2013

Centriamo Canal San Bovo

L'associazione Centriamo Canal San Bovo è nata da poco per merito di alcuni commercianti di tutto il Vanoi e dell'amministrazione comunale. E' un tentativo che l'amministrazione fa sfruttando a volte anche in modo un po' largo la legge provinciale del 30 luglio 2010 n. 17 e in particolare l'art. 63 e 64. Due articoli questi della nuova disciplina commerciale.

Due articoli interessanti. Gli articoli sopra richiamati tutelano i luoghi storici di commercio e se in presenza di requisiti venivano riconosciute con targhe anche le botteghe storiche.

Non solo però riconoscimenti ma anche contributi fino a 40 per cento anche per attrezzature informatiche all'interno della normativa sugli aiuti di stato della UE.

La parte qualificante però è il contributo al 90% per qualificare e valorizzare luoghi storici del commercio. Questo anche per dar vita a manifestazioni e eventi eno-gastronomici o di altri tipo che valorizzi però il centro storico. Questo può esser fatto anche da più soggetti congiuntamente sempre che rispettino i requisiti previsti dalla giunta provinciale e vedano la partecipazione degli operatori commerciali e siano aperti alla partecipazione di chiunque abbia a cuore la valorizzazione e qualificazione dei luoghi storici del commercio.

La strada dell'associazione. La strada dell'associazione è quella perseguita dall'amministrazione comunale superando almeno in tale settore i campanilismi di frazione e guardare ad una valorizzazione commerciale e anche turistica del Vanoi. Ma innanzitutto commerciale, in quanto per il turismo ci sono le proloco.

E' un idea questa valida anche se nello statuto si prevede già possibilità di assumere personale personale e una struttura abbastanza pesante. Certo è una struttura professionale nel caso si volesse sviluppare in tal senso.

E' sicuramente un'opportunità valida quella scelta dall'amministrazione se però gli auspici della premessa dello statuto di voler far vivere i luoghi storici del commercio sono autentici.

Deve esser chiaro che non è un associazione per prendere contributi o sistemare amici ma per sviluppare commercialmente la nostra zona. E magari aiutare anche in tal modo a rendere vivi i nostri paesi che diventerebbero più attraenti anche turisticamente. I contributi presti dall'articolo 64 vanno in tale direzione e richiedono fatica da parte di tutti operatori commerciali e comunità tutta per far vivere realmente i nostri paesi. Altrimenti se è solo una scatola vuota per contributi e sistemare qualcuno sarà un fallimento.

Un'esperienza simile. Il contesto su cui si muove quest'altro Centriamo Caldonazzo è diverso e sicuramente più aperto del nostro ma da l'idea dello sforzo che tutti i partecipanti devono fare per rendere vivo un luogo storico. Il lago sicuramente molto aiuta per il turismo ma certo noi abbiamo altre risorse da sfruttare. Non è solo un tirata pubblicitaria come può sembrare guardando il sito di quello di Caldonazzo, ma è una proposta di commerciale e di eventi integrata. Noi partiamo oltretutto da una situazione viste gli esigui partecipanti, di cui non ho la lista completa quindi non faccio nomi, dislocati su un territorio comunale. Spero che l'avvento dell'associazione si un cambiamento di rotta dei campanilismi e che invece di dividersi una torta sempre più esigua si cerchi di espanderla per avere fette più grandi. La prova dei fatti ci dirà se sarà utile tale associazione o meno e se la stessa sarà una scommessa vinta o persa. Tutto gira intorno a come si vorrà viverla se sarà un propulsore di rilancio o solo un modo di cercare contributi. Spero che sia la prima filosofia a guidare l'associazione e chi ha firmato non l'abbia fatto con fretta ma di cosa ciò comporta. Quindi agli associati un augurio di buon lavoro la comunità vi sostiene.

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