L'andamento dell'epidemia di coronavirus permane seria, sebbene monitorata dall'azienda sanitaria, con una progessione in costante aumento anche se all'apparenza, ma va confermato con nuovi dati nell'ultimo giorno (il 15 marzo) con un meno pronunciata ascensione.
I tamponi effettuati, in qualche caso effettuato più volte sulla medesima persone a distanza di tempo toccano i 1562 il giorno prima erano 1508 seguendo l'evolversi della situazione che ha portato il Presidente della regione del Veneto Luca Zaia a presentare il “Piano emergenza Coronavirus” che prevede l’individuazione dell’ospedale San Martino di Belluno quale ospedale COVID di riferimento provinciale. Proseguono quindi le attività di rimodulazione e potenziamento dell’offerta ospedaliera per far fronte all’eventuale incremento di pazienti COVID19.
I dati. Ma veniamo ai dati che vedono i positivi aumentare ancora toccando 82 persone, delle quali 26 ricoverate in area non critica e 2 in terapia intensiva. I ricoveri come si può vedere dal grafico aumentano e dal 14 marzo si inizia ad avere ricoveri in terapia intensiva dando la chiara fotografia della serietà della situazione, sebbene i numeri rimangano contenuti rispetto ad altre zone. I ricoverati in terapia intensiva sono attualmente tutti all'Ospedale San Martino di Belluno.
Con il passare dei giorni e l'aggravarsi della situazione si iniziano a vedere i primi decessi che attualmente sono 2 (dati del 15 marzo), non tenendo conto dell'ultimo decesso di cui comunque si è dato conto e avvenuto all'Ospedale di Feltre facendo risultare quindi i decessi tutti all'Ospedale di Belluno. Una nota positiva, pure dovuta al passare dei giorni, è i dimessi che al 15 marzo sono 2.
I numerosi tamponi dimostra però che la prevenzione è massima, e sebbene non ci siano più i dati dei negativi, un'altro dato è degno di nota. Al 15 marzo sono 513 le persone in isolamento fiduciario e sorveglianza attiva contro le 453 del giorno precedente.
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