martedì 5 febbraio 2013

Primiero incontra il PATT verso le elezioni politiche 2013

Il PATT è arrivato il 4/12/2012 in Primiero per un incontro serale (ore 20.30) per presentare i candidati alla Camera in vista delle elezioni 2013. Eccoci quindi con Mauro Ottobre, Ivano Rinaldi; quest'ultimo un giovane di 29 anni, revisore contabile nel mondo della cooperazione e rappresentante dei giovani del PATT.

L'apertura del coordinatore locale. L'incontro è stato aperto dal coordinatore locale Toffol Marco che col suo intervento va ai motivi di perchè sopratutto in questa tornata elettorale è importante votare PATT. E' innegabile che l'autonomia sia sotto attacco e ciò sia una prova sia per il nostro sistema autonomistico che per il partito. Una prova nazionale che si vuole affrontare con i partner della coalizione PD, UPT, PATT per difendere l'autonomia a Roma, in quanto non basta più difenderla localmente ma bisogna andare nelle sedi romane. Si potrebbe col sostegno degli elettori ottenere 1 senatore e 1 onorevole che assieme ai partner garantiscono di poter difendere le nostre specificità. Si ritiene di poter far andare a roma Panizza e Ottobre per la difesa degli interessi del Trentino e le sue specificità e chiedere l'Autonomia integrale.

Si è voluto affrontare il tema alleanze che sono state dettate dal fatto che il centrodestra non è un interlocutore serio, Monti è un interlocutore difficile; mentre il centrosinistra anche localmente è stato sempre attento alle istanze delle dell'autonomia ed è l'interlocutore più credibile per il PATT.

Ivano Rinaldi. Ivano Rinaldi è un candidato giovane, 29 anni, che è rappresentate giovani PATT e occupa il 6 posto nella lista per la Camera. A parte le sua età ha le idee molto chiare.

L'Autonomia è un tema centrale quasi un bisogno vitale, non un privilegio come per la Sicilia, ma un modo di autogovernarsi e fare gli interessi del cittadino. In questo contesto si vogliono più competenze e più risorse, anzi tra le competenze la possibilità di decidere della provenienza dell proprie risorse. Quest'ultimo punto può aversi solo chiedendo la competenza in materia di tributi locali e quindi la possibilità di legiferare in materia.

L'Euregio è una macro-regione che è fonte di collaborazione tra Tirolo, Trentino, Alto Adige; ma essa deve esser riconosciuta a livello giuridico e politico dallo stato nazionale e dall'Europa. In tal senso si punterà alla ratifica dei protocolli aggiuntivi del Trattato di Madrid. Un Europa che si vuole politica uscendo dalle secche che ci vedono fin'ora solo come un entità economica.

Mauro Ottobre. Non ha bisogno di presentazione Mauro Ottobre essendo consigliere provinciale e ritiene un credo esser autonomista.

Bisogna andare a Roma a far capire l'autonomia e il perchè è stata concessa. La vertenza che ha portato allo Statuto d'Autonomia è stata riaperta nel 2012 con i richiami di Vienna al rispetto della stessa. Un autonomia che va difesa, in quanto non privilegio ma come istanza che il popolo trentino ha fatto, prima dell'accordo Degasperi Gruber, attraverso l'ASAR.

Una difesa dell'autonomia che si vuol fare col centrosinistra, in quanto il centrodestra non ha al suo interno tale cultura. Basti pensare alle affermazioni di Calderoli avvenute nel 2010 in cui dopo nemmeno un a anno dall'accordo di Milano diceva che serviva più un federalismo che veda crescere le regioni ordinarie, mentre le regioni speciali dovevano livellarsi alle stesse. Ecco perchè ci si allea con la sinistra che da maggiori garanzie per un autonomia della responsabilità ottenendo la lega fiscale.

Pure il Veneto ha il 65% delle sue tasse trattenuto eppure non ha dimostrato un buon governo come il trentino.

La Biancofiore dice che si dovrebbe consentire all'Alto Adige di staccarsi per risparmiare, ma forse dimentica che i nostri servizi e le nostre politiche locali ce le paghiamo con i soldi prodotti in loco.

Il discorso poi del debito della Provincia di Trento secondo la destra sarebbe esorbitante. Si può invece affermare il contrario visto che i 2 miliardi di cui si parla è pari al 9% del PIL ed è a fronti di investimenti compiuti.

Servono poi riforme di lacrime e sangue e nemmeno il parlamento deve esser tenuto fuori, infatti deve veder diminuire i suoi parlamentari.

Sette sono i senatori che vanno Roma e non pensiamo di portare 6 del centro sinistra in modo da poter condizionare le scelte.

Non sono un politico di professione quindi mi impegno dopo un mandato a difesa dell'autonomia a non ricandidare.

Il pensiero autonomo e alleanza. Il PATT ha fatto mettere nell'accordo che sulle questioni locali esso si può discostare dagli altri partner.

Alla Camera si è seguita l'alleanza del centro sinistra, mentre al senato si è allargato all'UPT per evitare il pareggio. Non si esclude un governo formato attraverso un alleanza centrosinistra-Monti e questo potrebbe esser vantaggioso per evitare che Vendola abbia un peso eccessivo su Bersani. Si punta a 6 senatori su 7 in modo da poter condizionare le decisioni.

L'accordo con la sinistra era il migliore e rispondendo al pubblico Michele Dallapiccola ha detto non esiste più la sinistra dei tempi antichi e che forse per la sua giovane età non ha mai visto.

Il lavoro. Da parte del pubblico è partito una critica alla politica in termini di disinteresse verso la crisi che le nostre realtà vivono con lo spopolamento della montagna e degli eccessive risorse date agli immigrati. La prima risposta è stata di Michele Dallapiccola rispondendo che gli immigrati non rubano il lavoro a noi, in quanto certi lavori noi non gli vogliamo più fare. E' inoltre da notare che gli immigrati hanno tenuto più in alto la natalità del Trentino.

A voluto poi affrontare il tema immigrati e risorse pubbliche rivolte agli stessi. Si è partiti dal fatto che gli immigrati sono il 9% della popolazione Trentina e che la Lega Nord sta facendo una campagna tendenziosa con i suoi cartelli contro il nulla. Il reddito di garanzia è aperto sia a trentini che immigrati e ha paletti stingenti e può esser usato per tre volte nella vita con sospensione dopo 4 mesi per almeno 4 mesi. E' meno che proporzionale ai componenti famigliari e vede solo 16 assegni con 1500 euro. Solo in un caso si è arrivati ai 2000 euro con la una tantum della regione. Su 6000 domande quest'anno si sono riuscite a controllare tutte e ci sono state 300 revoche.

Mauro ottobre sull'argomento ha detto che le parole che si sentono e le frasi che anche i leghisti portano in auge si incita all'odio razziale ricordando anni bui. Non può evitare solidarietà che innata nella dottrina sociale della chiesa a cui il PATT si ispira.

Cooperazione internazionale. Ricorda Ottobre che pure lui stava facendo un errore proponendo un ordine del giorno al consiglio provinciale per ridurre tale cooperazione nei paesi con PIL in forte crescità. Ha però notato che anche in paesi ricchi spesso esistono situazione di difficoltà dovute situazioni di ingiusta distribuzione ricchezza. A tal fine porta come esempio il Perù.

Tav, Valdastico, viabilità. Il PATT è favorevole alla TAV e al potenziamento della ferrovia sia in regione che fuori. Si è quindi favorevoli anche all'TAV in Val di Susa.

Si è favorevoli alla Valdastico e ha rendere la Valsugana una autostrada prevedendo no pedaggio per i residenti.

L'A22 va a gara, ma si chiede che nella stessa vengano tenuti in conto gli interessi locali.

Competenza sul servizio postale. Non si può chiedere una competenza che non esiste essendo oramai tutto passato in mano ai privati. Si può pensare al massimo ad accordi con le Poste Italiane.

Diritti civili. Si chiude la porta ai matrimoni tra omosessuali e all'adozione da parte degli stessi. Si chiude anche al fine vita e alle volontà in merito.

BCE. Il ruolo della BCE dovrebbe essere quello di stampare anche moneta per la crescita e questo all'interno di un sistema europeo più coeso.

Colpo di scena Giovanni Rattin. In tale serata c'è spazio anche per una critica al modello delle Comunità di Valle che come sono attualmente dimenticano le aree più depresse. Da Michele Dallapicccola si mette in luce che non si può scaricare colpe sugli altri quando per decenni poco il Vanoi a fatto per diventare florido. C'erano gli strumenti come Unioni dei Comuni da usare, ma la miopia ha portato ad un utilizzarli.

In risposta a ciò e continuando nella critica dell'ente Giovanni Rattin ha preannunciato una sua riflessione circa la possibilità di rimanere consigliere dell'ente adombrando la possibilità delle dimissioni.

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