mercoledì 13 febbraio 2013

Il dramma di Crozza

Crozza è arrivato dopo la performance sul cavaliere Silvio Berlusconi ha scoprire quando può esser dura portare avanti qualcosa. Il Festival verrà ricordato più per le battutine politiche che per la musica. Eppure la canzoni non erano male.

La stesa Littizzetto ha parlato di argomenti politici con riferimenti alla Fornero e ad altro, ma ecco che la performance di Crozza ha creato il caos.

Se lo doveva aspettare Crozza che potevano esserci anche critiche forti e doveva esserne pronto. Se vado a vedere uno spettacolo e ho delle aspettative dopo aver pagato il prezzo è naturale poter criticare se vengono tradite. In un paese ove vige la par-condicio e dove anche se viene dichiarato dalle urne il vincitore tutti si dichiarano vincitori.

Crozza vittima dell par-condicio e se stessa. La par-condicio è una legge che blocca la campagna che diventa quasi un'operazione da farmacista e per questo Crozza non doveva fare politica. La sua sarà satira ma, forse, un comico deve sapersi adattare al pubblico a cui si rivolge. Il programma Festival di Sanremo la musica deve essere la padrona e non la politica deve farla da padrona.

La legge poi della par-condicio nel caso non fosse rispettata a Sanremo e non venisse fatta rispettare aprirebbe attraverso tale ariete una discussione sul senso di tale legge. Certo è che Berlusconi possiede un impero mediatico che pochi altri hanno, ma Beppe Grillo ha dimostrato che si può avere buoni risultati anche in altri modi.

Tale legge è una barbarie perchè chi ha qualcosa deve poterlo dire e cercare di convincere i suoi elettori fin all'ultimo giorno e anche il stesso giorno sfruttando le risorse che ha. Pure i sondaggi non si devono fermare due settimane prima.

Personalmente penso che Crozza sia un comico che sa fare benissimo i personaggi politici, ma mi piacerebbe vederlo cimentarsi anche in altri settori. Non apprezzo però che nelle sue interpretazioni però sia sempre contro ad una parte sola. Certo forse perchè Berlusconi è quel politico che più di tutti polarizza i sentimenti degli italiani nel bene e nel male e se gli si da addosso si fa audience.

Il regalo al Cavaliere. Dare la prima sua imitazione al Cavaliere è stato forse un regalo al Cavaliere che non si è ritirato dalla politica. Può esser quindi visto come un suo omaggio ad una persona che gli da la possibilità di lavorare su argomenti sempre nuovi e per ciò che detto più su da ispirazione al suo lavoro. Quando Berlusconi era sparito anche la satira era meno mordente.

Forse per questo Crozza il primo pensiero lo da al Cavaliere altrimenti se lo stesso dovesse scomparire sarebbe più difficile fare satira. Ecco forse il suo intento era lanciare un grido di dolore ad una musa perchè la stessa non muoia mai.

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