domenica 10 febbraio 2013

L'importanza del voto e le colpe del PD nel recupero di Berlusconi

A due settimane dal voto lo scenario è molto incerto e ogni voto è importante. Ne sono conoscenti i leader delle coalizioni e perfino i loro membri.

Renzi è sceso in campo a sostegno della linea del partito e di Bersani attaccando anche Rivoluzioni civile che attraverso i voti rubati della sinistra farebbe vincere il cavaliere Silvio Berlusconi. Eppure Antonio Ingroia aveva offerto a Bersani una soluzione per evitare la trappola delle elezioni del 2006: mollare l'idea di alleanza con Mario Monti. Avesse accettato ciò avrebbe attenuto l'aiuto di Rivoluzione civile, ma chiuso definitivamente ad un'alleanza con Monti. E' utile tenersi aperta tale strada per consolidare la maggioranza che sembrava alla portata e ora un po' meno.

Non si può imputare colpe a Rivoluzione civile per l'eventuale vittoria di Silvio Berlusconi. Il PD non può imputare la sconfitta a Rivoluzione civile, ma dovrebbe guardarsi al suo interno. Guardando a se oltre che agli avversari si accorgerebbe che c'è un leader che sta parlando ai suoi elettori: Silvio Berlusconi. Tale leader parla con i temi della sinistra come la cittadinanza agli immigrati (sopratutto per i nati in italia) e i diritti civili. Questo lo fa al programma Leader di Lucia Annunziata.

Non ha parlato è vero di volontà di fine vita, ma sugli altri temi si è espresso. Sul tema del riconoscimento della coppia omosessuale ha proposto i pacs(patti) sul modello della francese. Perfino sulla cittadinanza agli immigrati a certe condizioni si è espresso favorevolmente prevedendo la possibilità di accedere alla cittadinanza direttamente alla nascita (jus solis.

Non è quindi l'IMU sulla prima casa o la sua restituzione e forse quella sopra la vera proposta shock, ma forse quella dell'IMU era una mossa per far parlare di ciò distogliendo l'attenzione da ciò che diceva dopo. Facendo poi discutere di IMU ha distolto l'attenzione del leader del PD dal parlare al suo elettorato al quale Berlusconi a parlato.

Non si vincono le elezioni attaccando i leader altrui per mancata desistenza ma parlando ai propri e agli altrui elettori per lo meno a quelli che possono esser conquistabili. Questo Bersani non sempre l'ha fatto e parlando di alleanze, giaguari, rivincite (soddisfazioni per gli iscritti PD e per il segretario), e altre affermazioni difficilmente decifrabili. Il PD se vuole vincere deve cambiare e tornare a parlare ai suoi elettori e a quelli degli altri.

Quando si ha avversari si deve cercare di difendere i propri elettori e cercare di andare a prendere gli elettori. Se tu non entri nel campo del tuo avversario almeno proteggi il tuo campo da lui. Purtroppo per Bersani forse è già troppo tardi per tenere fuori Berlusconi e altri leader dal suo campo.Prima se ne accorge meglio è per il PD.

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