lunedì 11 febbraio 2013

Beppe Grillo a Trento

Beppe Grillo è tornato in piena campagna elettorale a Trento e in una sera freddina ha potuto radunare 5mila persone (cifra secondo gli organizzatori) in una delle province vocate al centro sinistra. E' stata questa un'occasione per chiarire alcuni punti e tirare qualche sberleffo ai partiti del passato.

E' un modo di chiarire innanzitutto cos'è il Movimento 5 stelle, il quale non è più per le stesse parole di Grillo una Comunità. Un Comunità che fa del servizio il suo primo principio: ecco quindi dire dal leader che sebbene lui qualcosa ha dato alla comunità è stata anche la comunità a dare a lui permettendogli questa campagna elettorale.

L'autonomia e il principe Dellai. Nel suo discorso ha messo in luce la sua posizione sull'autonomia verso la quale non è contrario, ma anzi vuole fare gli stati regionali. In tal senso chiede la cancellazione delle province. Parla di Dellai dicendo che ha fatto tanti bei progetti anche con Renzo Piano ma costosi e che poi è difficile che abbiano ricadute e per sottolineare le imprese titaniche fa appello al Principe perchè scaldi il clima atmosferico.

Parla di debiti e come la dipartita di Lorenzo Dellai li metterà tutti in vista e per questo ci dovrà armare di una politica di controllo della spesa.

Ne ha anche per Bersani e Berlusconi. Non poteva esimersi Beppe Grillo da una valutazione dei due leader delle maggiori coalizioni Bersani e Berlusconi. Per far ciò parte da Berlusconi dicendo che è il meno peggio dei due in quanto sai chi è e sai che devi combatterlo.

Bersani invece dall'opposizione poteva fare molto di più limitare i danni dell'era Berlusconi e per sconfiggerlo, ma invece sembra che abbia fatto di tutto per tenerlo in vita.

Questi due leader hanno però una cosa in comune il primo risponde al secondo che lui sotto il giaguaro ha un leone visto che il primo vuole smacchiare il giaguaro. E' questa cosa comune così schernendosi il Movimento 5 stelle parla di cose concrete.

Le cose concrete. La povertà innanzitutto che questa crisi sta acuendo e che solo con risposte di comunità e con interventi di politica seria si può combattere. Ecco quindi il reddito di garanzia per 3anni che si deve restituire se non si accetta un lavoro. Il fatto che ora si deve andare sulla sostenibilità e su un lavoro meno assorbente della vita di 20 ore.

Si parla di una giustizia e del fatto che spesso i delinquenti rimango fuori sopratutto se hanno buoni avvocati. Ecco quindi passare in rassegna i vari crack e della situazione Montepaschi di cui si voglio accertare le responsabilità anche con commissioni di inchiesta. Non si possono dare soldi alla stessa a titolo irrisorio e si deve nazionalizzare con azione di responsabilità sui manager.

Si parla di competitività delle imprese e del fatto che si deve dare a loro un tassazione meno pesante e un protezione dalla stesse dalla concorrenza e della non corretta informazione del consumatore.

Rapporti magistratura giustizia. Un rapporto questo che sicuramente deve esser ridefinito e precisato in modo che non possa succedere che un magistrato possa passare direttamente in politica, chiaro riferimento ad Antonio Ingroia, e che invece dovrebbero aspettare 5 anni.

Consob e Bankitalia. Tali istituzioni non hanno vigilato adeguatamente sui vari crack e per questo sugli stessi va fatta un'inchiesta per accertare le responsabilità.

La sovranità è del popolo. La sovranità appartiene al popolo e lo stesso si deve esprimere con referendum abrogrativi e consultivi senza quorum. Visto che il popolo non si è espresso sull'Europa deve poterla fare e la sovranità deve tornare agli stati.

Europa. Tutto va rinegoziato a partire dal Trattato di Schengen e Bolkenstein. Così come la politica economica.

Ci si deve esprimere sull'euro che è stata una mossa non azzeccata essendo che la politica monetaria in mano alla bce con politiche fiscali e con situazione degli stati profondamente differenziate.

Lo stato allo splendore. Lo stato deve fornire i servizi pubblici come la scuola, la sanità e diversi altri. Non può abdicare al suo ruolo in merito.

Si deve avere una banca di stato che stampi moneta per poter far ripartire l'economia e ciò in virtù del fatto che la politica monetaria europea non può esser ottimale per le differenze che esistono in Europa.

Parla di indennità e taglio dei parlamentari. Parla di di taglio di parlamentari da fare in modo consistente e del fatto che le indennità non devono esser principesche.

Si parla di rimborsi elettorali che non devono esserci e il Movimento 5 stelle è la prova vivente che si può fare politica con le proprie forze.

Un pensiero anche a Fini. Perfino per Fini ha un pensiero Beppe Grillo quando parla del complimento fatto dallo stesso che lo paragona a lui. Certo che dice se gli fanno complimenti è meglio toccarsi i coglioni perchè in tal modo gli rovinano la carriera.

Un riferimento a Napolitano. Per Napolitano c'è una stoccata sul caso MPS in quanto lo stesso non abbia chiesto chiarezza ma anzi abbia fatto passare tutto sotto silenzio.

Non l'unica stoccata però a Napolitano in quanto viene pure toccato per le spese del quirinale sicuramente non parche.

Il rapporto con i media. Un rapporto quello con i media tradizionali sicuramente di dimenticanza dello stesso se non quando ci sono affermazioni forte. Imputa all'Adige anche un scarsa attenzione per il Movimento dedicandogli spesso pagine non di primo piano ma verso la 15ema.

Conclusioni. Sicuramente qualcosa ho dimenticato e prego di avere venia con me. Ho provato a dare un idea dell'appuntamento del Beppe Grillo e del Movimento 5 stello a Trento. I temi sono questi sebbene altri ce ne sarebbero, ma ciò denota una comunità viva che va verso un cambiamento. Si giustifica con tale intervento l'affermazione "i partiti sono morti e hanno paura di noi".

Si mette in luce la concretezza di tale comunità rispetto alle coalizioni maggiori e di come la politica si possa fare senza rimborsi elettorali. Si mette in luce l'ostilità dei media tradizionali e di come comunque ce se la può fare. Questo viene detto nel cuore di una provincia, quella di Trento, molto fedele al centrosinistra.

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