mercoledì 13 febbraio 2013

Le dimissioni di Papa Ratzinger in un mondo ove mai nessuno si dimette

Papa Ratzinger nell'ultimo concistoro si è dimesso tra lo stupore del mondo sia ecclesiastico sia non. A memoria d'uomo non si è mai apprezzato un tale decisione e si deve andare a Celestino V, circa 700 anni fa, per trovare un comportamento simile sebbene non uguale essendo in quel caso una rinuncia.

Ratzinger è un Papa che nella carriera ha trovato tra grane sul suo tavolo pure la questione pedofilia negli USA e tra i Legionari (emblematico il caso del Fondatore Maciel) per esser già agli inizi di tale fenomeno a capo della Congregazione della Fede. Non sempre le decisioni in tale materia prese dallo stesso sono state condivisibili, ma si deve riconoscere a tale uomo una dose di onesta intellettuale fuori dal comune.

Le sue dimissioni meditate da molto tempo (come dice chi gli è vicino come suo fratello Georg Ratzinger) devono esser per noi un insegnamento. Prima di esser ciò che il ruolo che ricopriamo non siamo uomini e donne. Prima di esser Papa lui è uomo. Un uomo con i suoi difetti e i suoi fallimenti e perché no con le sue debolezze. Ciò però non può offuscare il ruolo di guida che ha incarnato anche col suo gesto. Con tale gesto ha messo per sempre fine all'infallibilità del Papa e dato un segnale forte a tutti noi.

Ha messo inoltre in luce un tratto che si vorrebbe vedere in una persona: il riconoscimento dei propri limiti. Siano essi limiti dovuti all'età, alla competenza o fisici una persona deve tenere conto degli stessi. Forse la sua età l'ha messo davanti alla difficoltà di governare uno stato ed essere luce spirituale per i cristiani. Queste difficoltà dovute a burocrazia e poteri costituite forse sono state acuite dalla laicizzazione spinta che arriva anche in Europa che assommati ai vari problemi della chiesa aprano grandi sfide alla stessa. Ecco forse in tale solco si può trovare il voler aprire la successione prima della morta sperando che possa arrivare un Papa con maggiori forze e con maggior sostegno.

Il 28 febbraio 2013 sarà l'ultimo giorno di Papa Ratzinger e poi si apriranno le porte ai cardinali per la scelta del nuovo Papa, ma sebbene lascerà il suo ruolo Ratzinger rimarrà sempre un grand'uomo con tutte le limitazioni che la condizione umana consegna a qualsiasi essere umano.

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