giovedì 12 settembre 2013

Blocco del progetto di costruzione del tratto trentino della TAV-TAC la proposta del Movimento 5 Stelle

Spostare la merce dal trasporto su gomma a quello su ferro è meno impattante e per far ciò il Movimento 5 Stelle Trentino propone di incentivare le ditte di trasporto all'utilizzo della ferrovia al fine di renderla competitiva economicamente più dell'A22. Sebbene il Movimento prende atto di ciò lo stesso è contrario al progetto di costruzione del tratto trentino della TAV-TAC, in quanto ritiene che se la linea storica fosse gestita secondo secondo gli standard gestionali di Austria e Svizzera potrebbe assorbire il 60% delle merci totali che oggi transitano attraverso il Brennero.

Questo connesso ad una riduzione del 30% del traffico merci, da attuarsi attraverso una politica di contenimento dei flussi (divieto di traffico pesante notturno, divieti settoriali, contingenti annuali non superabili, rispetto effettivo degli obblighi dell’autotrasporto come pesi, limiti di velocità, ore di guida), renderebbe inutile gli investimenti nella TAV.

La rinuncia al progetto TAV-TAC non può però far abbassare l'attenzione verso la la vivibilità dei luoghi oltrepassati della ferrovia. Va prima di tutto ridotto l’inquinamento acustico causato dai treni merci con barriere anti-rumore, materiale rotabile adeguato e minori velocità dei treni nei tratti urbani abitati.

Si prevede inoltre utilizzo degli investimenti provinciali ed europei per interrare le stazioni di Trento e Rovereto e per creare un parco cittadino unico che possa fungere da attrazione cicloturistica, al fine di attenuare ulteriormente il disagio della popolazione che vive nei pressi della ferrovia.

Il nuovo progetto NOTAV del Movimento 5 Stelle Trentino inserito in un complesso urbanistico nuovo, darebbe lavoro a maestranze e aziende locali, soprattutto in fase di creazione di arredo urbano di qualità e di progettazione artistico-urbanistica.

Una valutazione del progetto in questione non può esser fatta senza dati certi che non possiedo. Esso prevede di far un passo indietro nei progetti passati tra i quali il Tunnel di Base del Brennero che vedrebbe a Sud dei colli di bottiglia. Il Movimento No Tav di Marco trova in tale previsione sicuramente uno sbocco politico. Sono da valutare poi le eventuali penali che andrebbero pagate alla controparte che già lavora sul progetto TAV.

Le norme che portano ad una riduzione del traffico vanno poi valutate nella fattibilità a livello provinciale e gli effetti sull'economia locale che producono.

Un progetto di recupero per creare un parco cittadino unico attraverso l'interramento delle stazione di Trento e Rovereto nella sua praticabilità tecnica ed economica con risorse del bilancio provinciale calanti.

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