domenica 14 luglio 2013

Ugo Rossi è il candidato Presidente della Provincia di Trento del centrosinistra.

Ugo Rossi è diventato con 8119 voti il candidato presidente il centrosinistra vincendo Rossi di poco vero un Olivi che ne ha catalizzati 7982. Più staccati gli altri in questa sequenza:

  1. Mauro Gilmozzi 6611;
  2. Lucia Coppola 443;
  3. Alexander Schuster 437.

Con 23592 voti si può dire che il risultato non è buonissimo con un Mauro Ottobre che parlava di flop generale all'incirca alle 23 dal suo account Facebook. Questo dato infatti non deve far cantare vittoria nemmeno i vincitori per due ordini di motivi.

Il voto dai dati ha messo in luce che si sono conquistate le valli e quindi le stesse vorranno pesare, ma il flop totale c'è stato nelle città.

La prima e la seconda città del Trentino hanno voltato le spalle al centrosinistra e al PD in particolare. Un PD che paga in parte la crisi del partito a livello nazionale con commenti degli iscritti che fanno presagire una diminuzione degli iscritti, ma anche errori locali. Alessandro Olivi sarebbe stato un ottimo candidato, ma il movimentismo di tipo renziano di Luca Zeni non ha fatto che oscurare l'immagine del PD. Il non aver fermato Start! è come un voler lavorare per la propria visibilità e ciò non ha rafforzato l'immagine del leader.

Ugo Rossi ha vinto anche perchè è stato il primo a partire e ha dato un idea di crederci nelle primarie preparandosi già un anno fà. Dovrà però passata l'euforia per la vittoria analizzare bene il suo voto per capirne la provenienza. Non tanto la provenienza geografica che si può far risalire alle valli, ma bensì la provenienza politica. Ho sentito dire che qualche grisentiano avrebbe votato per lui e si deve capirne la consistenza.

Le elezioni provinciali non saranno un passeggiata. Quello che è sicuro è che non sarà una passeggiata vincere le elezioni provinciali perchè con 23592 voti si è fatto capire che la gente non ha molta voglia di andare a votare se non la asi appassiona. La città di Trento e Rovereto rispettivamente con 2900 e 900 voti sono li a dire che esiste una prateria da coprire con offerta politica. Un offerta politica che stenta ancora a nascere.

Sono numeri che con l'affermazione di Mauro Ottobre devono fare riflettere sulle contromosse da prendere e di come motivare gli elettori stanchi da una politica che percepisce distante. Non si vince con questi numeri.

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