domenica 21 ottobre 2012

Disegno di legge costituzionale per abrogare Abrogazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione

Il titolo a molti di quest'articolo a molti non dirà molto se non che si vuole cambiare la costituzione all'interno delle norme transitorie. La XII disposizione transitoria e finale della Costituzione vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.

La proposta di abrograzione di tale norma è venuta ai senatori De Eccher, Di Stefano, Bevilacqua, Bornacin, Totaro i quali ritengono oramai maturo il periodo per abrogare tale norma. Tale norma infatti è transitoria e quindi era tesa solo ad evitare la ricostituzione della situazione vissuta nel Ventennio fascista, la quale trovava davanti una democrazia ancora matura. Periodi cupi quelli del Ventennio che al varo della costituzione erano vivi nei Costituenti. Tale norma metteva un principio circa l'esclusione di tale partito dalla vita democratica.

La legge del 20 giugno 1952 n.645. Tale norma costituzionale era solo il primo passo e sarebbe rimasta nel campo dei principi se non fosse stata varata la legge 20 giugno 1952 n. 645 che avrebbe dato corpo ai principi prevendo misure tese a reprimere chi avesse tentato la ricostituzione del disciolto partito fascista. La repressione portava a non poter neppure parlare dei valori o altro che potessero esaltare la filosofia di tale partito.

La legge in questione pone dei limiti a ciò che può esser pubblicato e manifestato, in quanto si possono tenere manifestazioni che copino il modo di fare del partito fascista e neppure divulgarne i valori anche se a ciò non seguiva una condotta violenta. Perfino il diritto di stampa ne è limitato e anzi si arriva a dare contributi per segnalare la vena antidemocratica del partito fascista. Le pene previste sono pesanti fino alla perdita dei diritti politici per 5 anni e la confisca dei beni.

L'abrograzione della norma. La norma costituzionale tiene in piedi anche la legge sopra richiamata che non potrebbe rimanere in piedi se la norma transitoria viene abrogata. Essendo transitoria sarebbe ora però di abrogarla. Nel caso venisse abrogata non si potrebbe più impedire la divulgazione di valori anche appartenenti a questo partito e sebbene potessero esistere rischi è un segno di democrazia e di libertà poter anche portare avanti valori non condivisi.

Oltre alla libertà è anche vero che lo stalinismo hanno fatto danni enormi nel mondo eppure i loro valori possono esser divulgati senza che ci sia nessuno scandalo. Forse la ritrosia a cancellare tale norma che è stata pensata transitoria è che il fascismo è molto legato alla storia italiana.

Democrazia matura. Dopo aver messo in campo la storia con le previsioni normative che si vogliono toccare e la questione non risolta se togliere o meno tale norma e i relativi rischi credo che una domanda ci si deve porre per scegliere se abrogare la norma transitoria o meno: è l'Italia una democrazia matura? Se si risponde di si allora si deve togliere tale norma che vieta la libertà dei cittadini di discutere di valori anche distanti dal modello attuale.

Una democrazia matura,infatti, ha in se gli anticorpi per respingere derive violente e intollerabili altrimenti è una democrazia debole. Forse la democrazia italiana non è consolidata come quella americana, ma non si può non definirla matura. Una democrazia che sicuramente deve chiudere con una passato e guardare allo stesso in modo obbiettivo senza demonizzazioni ne esaltazioni. Per questo potrebbe tale disegno legge chiudere con quel passato definitivamente.

Documenti collegati:
Testo disegno di legge per l'abrogazione della XII norma transitoria della Costituzione
Legge 20 giugno 1952 n.645
Stato disegno di legge

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