martedì 26 maggio 2020

Progetto pilota dell'ULSS Dolomiti per la riapertura delle attività produttive, fase 2 del covid-19. Coinvolte sette aziende.

Belluno. Sette Aziende della provincia di Belluno, per un totale di 1.800 addetti, sono coinvolte nel “Progetto Pilota per la riapertura delle aziende produttive” della Regione del Veneto, finalizzato a testare il modello per la riapertura (sanitario,organizzativo, informativo) e a valutarne l’estensione e la sostenibilità su scala più ampia.
Il Progetto Pilota prevede il coinvolgimento di un campione di aziende rappresentativo del tessuto produttivo della Regione del Veneto e un ruolo centrale per il Medico Competente aziendale, e fornirà alle aziende partecipanti informazioni sul livello di rischio di ogni singolo lavoratore, integrando in particolare dati sullo stato di salute, sull’area geografica e sull’esito dei diversi test di screening disponibili, per consentire un reinserimento o un mantenimento nel proprio ambiente di lavoro a tutela della sua salute e della collettività.
Gli obiettivi del Progetto Pilota sono:
  • individuazione dei flussi informativi e delle modalità di contatto più appropriate , tra le singole aziende e le strutture del sistema Sanitario Regionale, per la circolazione delle informazioni, anche sanitarie, ritenute necessarie per la tutela della salute pubblica e del lavoratore.
  • Caratterizzazione epidemiologica della diffusione del virus nella popolazione lavorativa, mediante l’individuazione di soggetti già infettati, guariti, immunizzati e suscettibili.
  • Acquisizione di informazioni sulla sieroprevalenza e su suoi eventuali determinanti (come area geografica, classe di età, genere, mansione lavorativa.
  • Acquisizione, nelle more di un intervento di armonizzazione nazionale, di elementi informativi utili a individuare l’utilizzo più appropriato dei diversi test diagnostici e di screening disponibili, nonché a supportare il processo di validazione dei diversi test sierologici da parte delle strutture tecnico-scientifiche preposte.
  • Verifica dell’efficacia delle misure di contenimento attuate negli ambienti di lavoro e acquisizione di elementi per valutare eventuali azioni correttive. 
A coordinare il progetto per l’area dell’Ulss Dolomiti è lo SPISAL, diretto da Gianfranco Albertin.
Le imprese bellunesi cha hanno aderito sono: Centro Formazione Sedico, Clivet spa, De Rigo Refrigeration, FAR spa, Luxottica srl, Unifarco srl, Vitec imaging solutions spa.
Dopo una videoconferenza con le 7 imprese interessate durante la quale sono stati approfonditi i dettagli del Piano della Regione Veneto, è iniziata, a cura dell’Ulss, la distribuzione dei test di screening. ne sono già stati consegnati oltre 950. Si tratta di test sierologici qualitativi (test rapidi) per la ricerca di anticorpi anti-SARS-Co-V-2 (IgM/IgG) su sangue capillare che saranno effettuati a cura dei Medici Competenti di ciascuna Azienda.  
In caso di positività al test sierologico rapido (IgM+ e/o IgG+), il Medico Competente dell’Impresa invierà al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda ULSS 1 Dolomiti i dati del lavoratore  risultato positivo per l’esecuzione del tampone. L'unità di crisi Ulss provvederà a mettere in isolamento fiduciario il lavoratore risultato positivo allo screening (IgM+ e/o IgG+), in attesa dell’esecuzione del test molecolare (tampone) di conferma e del suo esito, a titolo cautelativo.
Il lavoratore risultato positivo dovrà quindi presentarsi per l’effettuazione del tampone c/o l’Ospedale di Belluno alla corsia FAST, e lo stesso sarà processato in tempi rapidi dal laboratorio di virologia dello stesso presidio ospedaliero. I risultati saranno comunicati appena in possesso al lavoratore interessato, al Medico Competente ed al Medico di Medicina Generale.

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