sabato 8 dicembre 2012

Quesito referendario 2 sui rimborsi elettorali

Tale quesito referendario tratta un argomento già trattato nel quesito 1, sebbene ristretto a pezzi della legge 3 giugno 1999 n. 157.

Questo quesito poteva esser più esteso e far cadere parti maggiori della legge, ma è un buon inizio e per questo entro la settimana andrò a firmarlo e andrà a votare si qualora venisse calendarizzato; sebbene ciò non possa avvenire se non nel 2014.

Si va verso un sistema di finanziamento dei partiti basato sulle donazioni e su un regime fiscale di favore che ci può anche stare per la funzione che i partiti hanno.

A onor del vero non si può sottacere che una base di rimborso ancora viene prevista è riferita ai comitati promotori dei referendum in visioni limitata alle firme ricevute moltiplicate per un euro ma solo a condizione che il referendum raggiunga la validità e quindi il quorum, cosa che succede raramente in italia.

Il resto della legge rimane intatta anche per quanto riguarda i rimborsi di somme ricevute in esubero anche quando anche il partito sia chiuso. Tale normativa va cambiata per evitare nuovi casi Margherita e le ruberie che si possono ancora fare e andrebbe aumentata la responsabilità degli amministratori del partito.

Non sono simpatizzante IDV e altri sostenitori ma devo piegarmi all'evidenza che va verso un finanziamento privato dei partiti politici e ciò è quello che io vorrei avvenisse. Poi ovviamente va la materia regolamentata per rendere edotto l'elettorale su da che parti arrivano i soldi per il funzionamento del singolo partito. Risorse private e trasparenti e visibili a tutti come in America. Questo va regolamentato bene.

Per le motivazioni sopra esposte ribadisco che firmerò in settimana presso il Comune questo quesito e lo voterò quando calendarizzato. Invito i lettori a fare altrettanto.

Documentazione allegata:

Testo del quesito referendario

Legge 3 giugno 1999 n. 157 nel testo che ne esce dal referendum

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