giovedì 6 dicembre 2012

Abrogazione del sostegno alla contrattazione collettiva di prosssimità

Altro referendum sul tema del lavoro sostenuto anche dall'IDV. Il referendum tocca l'art. 8 del decreto legge 13 agosto 2011 n. 138:

I contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente piu' rappresentative sul piano nazionale ovvero dalle rappresentanze sindacali operanti in azienda possono realizzare specifiche intese finalizzate alla maggiore occupazione, alla qualita' dei contratti di lavoro, alla emersione del lavoro irregolare, agli incrementi di competitivita' e di salario, alla gestione delle crisi aziendali e occupazionali, agli investimenti e all'avvio di nuove attivita'.

Le specifiche intese di cui al comma 1 possono riguardare la regolazione delle materie inerenti l'organizzazione del lavoro e della produzione incluse quelle relative: a) agli impianti audiovisivi e alla introduzione di nuove tecnologie; b) alle mansioni del lavoratore, alla classificazione e inquadramento del personale; c) ai contratti a termine, ai contratti a orario ridotto, modulato o flessibile, al regime della solidarieta' negli appalti e ai casi di ricorso alla somministrazione di lavoro; d) alla disciplina dell'orario di lavoro; e) alle modalita' di assunzione e disciplina del rapporto di lavoro, comprese le collaborazioni coordinate e continuative a progetto e le partite IVA, alla trasformazione e conversione dei contratti di lavoro e alle conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro, fatta eccezione per il licenziamento discriminatorio e il licenziamento della lavoratrice in concomitanza del matrimonio.

Le disposizioni contenute in contratti collettivi aziendali vigenti, approvati e sottoscritti prima dell'accordo interconfederale del 28 giugno 2011 tra le parti sociali, sono efficaci nei confronti di tutto il personale delle unita' produttive cui il contratto stesso si riferisce a condizione che sia stato approvato con votazione a maggioranza dei lavoratori.

Quest'articolo con il referendum che si vuole portare ai cittadini in caso di accettazione porterebbe a cancellare tale articolo. Ancor oggi c'è scarsa decisione nei luoghi più vicini al lavoratore e molte decisioni vengono prese a livello centralizzato.

L'economia gira sempre più velocemente e le aziende devono avere sistemi snelli in cui si possa contrattare con i lavoratori e le rappresentanze sindacali aziendali anche diversi modi di gestire il lavoro. Le tematiche riportate nell'articolo sono sicuramente quelle che si posso passare alla contrattazione collettiva. Perchè allora cancellare tale norma?

Bisogna che gli imprenditori possano anche dire io posso riconoscere ai miei dipendenti un salario maggiore e magari ridurre se siamo meno competitivi? Questo ovviamente chiedendo ai dipendenti e alle rappresentanze sindacali aziendali in questo modo i lavorati diventerebbe realmente partner dell'imprenditore, cosa c'è di male in ciò?

Per questi motivi non firmerò e se chiamato a votare al referendum, che comunque non si terrà nel 2013 perchè hanno elettorale, voterò no a questo referendum.

QUESITO ABROGATIVO DELL'ARTICOLO 8 DEL DECRETO LEGGE 13 AGOSTO 2011, N. 138 CONCERNENTE IL SOSTEGNO ALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA DI PROSSIMITA'

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