Feltre. Nella mattinata di ieri, circondato dall'affetto della sua amatissima famiglia, è morto il dottor Michele De Boni, direttore del dipartimento di chirurgia oncologica gastrointestinale a valenza regionale, in seguito a una malattia che ha affrontato con grande coraggio e dignità. L’Ospedale di Feltre si è stretto attorno al ricordo del dottor De Boni, reagendo come una famiglia. Tanti i ricordi nati spontanei da ciascun dipendente dell’ospedale insieme a un sincero sentimento di gratitudine. Forte la determinazione a portare avanti i suoi principi.
Pillole di biografia.Nato il 24 dicembre 1952 a Feltre, Michele De Boni si è laureato in Medicina e Chirurgia a Padova nel 1979 dove successivamente si è specializzato in Gastroenterologia e endoscopia digestiva nel 1985. Ha iniziato il suo percorso lavorativo come medico proprio all'ospedale di Feltre fino a diventare responsabile del servizio di gastroenterologia nel 1995. Importanti esperienze all'estero gli hanno fatto acquisire un’esperienza e una professionalità di grande rilievo, sviluppando anche la cultura della ricerca tanto da poter essere uno dei protagonisti del panorama scientifico in tema della diagnosi e cura dei malt-linfomi. L’importante lavoro di ricerca svolto gli ha permesso di pubblicare sul Lancet nel 1994 un importante lavoro sul trattamento con terapia medica dei malt-linfomi helicobacter pylori correlati.
Grazie al suo operato, il servizio di Gastroenterologia è cresciuto negli anni fino ad essere riconosciuto come unità operativa complessa nel 2004. Nel 2009 è stato nominato direttore del Dipartimento di oncologia. Con le schede ospedaliere del 2013, l’ospedale di Feltre è stato riconosciuto Centro di riferimento regionale per la chirurgia oncologia gastrointestinale per i risultati scientifici e per l’ attività mossa da un gruppo di professionisti di cui il dottor De Boni era il fondatore e l’instancabile anima.
Con la nascita dell'Ulss Dolomiti, nel 2017, il dottor De Boni è stato confermato quale coordinatore di dipartimento e ha continuato a lavorare e a battersi per spingere ogni giorno tutto l’ospedale di Feltre a migliorarsi costantemente per il livello di assistenza e a ottimizzare i percorsi diagnostico terapeutici assistenziali.
Già in tempi non sospetti ha sostenuto sempre l’importanza del confronto tra specialisti ovvero dei gruppi multidisciplinari di patologia e la necessità di personalizzare le cure per ciascun paziente. Uno dei principali progetti fortemente voluti dal dottor De Boni è “One Day Care” con l’idea di porre una diagnosi clinico strumentale e istologica in un solo giorno all’interno un percorso di certificazione di qualità del Dipartimento di chirurgia oncologica gastroenterologia a valenza regionale. Sua anche l’idea e l’attivazione di un master universitario di primo livello per infermieri in endoscopia digestiva in collaborazione con l’Università degli studi di Padova.
Il ricordo del dottor De Boni «La morte di Michele De Boni ci tocca profondamente e ricorderemo per sempre un amico e un professionista competente, entusiasta del suo lavoro e sempre disponibile nei confronti dei pazienti. La sua capacità di associare una grande esperienza clinica maturata sempre nell'ospedale di Feltre con una intensa attività di ricerca in connessione con i più accreditati centri internazionali ha costituito un esempio per tutti : è possibile diventare un centro di riferimento di prim'ordine con l’impegno, la professionalità e il quotidiano riscontro dei positivi risultati. Questo deve spronare l’Azienda a continuare con grande determinazione il grande lavoro svolto finora » ricorda Adriano Rasi Caldogno, direttore Generale dell'Ulss Dolomiti.
Uno dei so motti era “Non c’è buona assistenza se non si fa buona ricerca”. L’Unità operativa di Gastroenterologia, infatti, oltre all'attività assistenziale si è costantemente impegnata nella ricerca clinica e traslazionale grazie al rapporto di collaborazione consolidato con numerose università italiane e straniere. Importante soprattutto il rapporto con l’Università di Padova che ha permesso anche l’avvio a Feltre del master per infermieri in endoscopia.
Importante anche l’impegno sul fronte della formazione, anche grazie al sostegno del volontariato, e sull'aggiornamento delle attrezzature biomediche con il supporto della Fondazione Cariverona. Non solo, per evitare che l’ospedale si riduca a una “officina di riparazione”, ma si qualifichi sempre più come “fabbrica della salute” il dottore De Boni ha sempre promosso metodi di prevenzione primaria direttamente sul territorio, come nel caso dell’intervento sulla popolazione trentina della Val Vanoi, che ha avuto riconoscimenti internazionali per la sua efficacia.
Ragguardevole gratificazione gli veniva data dall'attività di degenza e dall'attività endoscopica scelta da molte persone anche fuori Ulss. Grande attenzione, in virtù della valenza regionale del nostro Centro di Chirurgia Oncologica Gastrointestinale, è stata posta per le neoplasie dell’apparato digerente. Questa attenzione è testimoniata dai Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali multidisciplinari incentrati sempre sul paziente per una terapia più personalizzata. Negli ultimi anni aveva concentrato gli sforzi verso un avanzamento continuo di tipo culturale con al centro la persona assistita, che viene coinvolta attivamente nel percorso di cura. Perché la qualità non è solo professionale od organizzativa, ma anche quella percepita dall'utente in funzione delle sue aspettative. Consapevoli dell'insostenibilità dell'attuale approccio medico-sanitario, dove troppo spesso il medico fa una diagnosi e la affronta disgiuntamente dalla persona che ne è portatrice, ha sempre cercato di ricomporre il sapere medico, curando la malattia assieme alla persona in tutte le sue fasi.«In che modo? Quando ci si recherà in reparto perché si accusa un disturbo o per un periodico controllo, a prendersi cura del paziente sarà un'intera équipe di medici formata da gastroenterologi, chirurghi, oncologi, patologi, radiologi e anestesisti. La diagnosi verrà configurata ricorrendo all'impiego delle più sofisticate apparecchiature, con competenze mediche che non andranno mai disgiunte dall'umanità necessaria nel "trattare" una persona che soffre nella complessità dei suoi bisogni. In questo iter, i familiari, saranno opportunamente coinvolti e sostenuti dalle Associazioni di Volontariato» diceva.
Il saluto dei colleghi«Caro Michele, mi hai accolto nella “famiglia” feltrina a braccia aperte, sei stato per me una guida. grazie ai tuoi insegnamenti, consigli e supporto abbiamo lavorato concretamente per garantire ai pazienti i più alti standard di cure e per fare dell’ospedale di Feltre un riferimento regionale. Caro Michele, il tuo cuore si è fermato ma un cuore che ha toccato così tante vite rimarrà per sempre presente in tutti noi amici, colleghi, pazienti. Ciao», saluta Umberto Montin, direttore del dipartimento di area chirurgica dell’ospedale di Feltre.
«Il dottor Michele De Boni ci lascia un grande insegnamento: quello della ricerca del confronto tra i vari specialisti affinché il paziente resti sempre al centro delle scelte terapeutiche. Questo comporta un ulteriore impegno da parte di tutti noi nel continuare la strada che Lui ha tracciato», ricorda il direttore dell’oncologia Davide Pastorelli.
« Michele, ti ringrazio di cuore. Innanzitutto ti ringrazio per la tua vicinanza e sostegno all'Ospedale, agli operatori sanitari e ai pazienti, ti ringrazio per la tua capacità di fare gruppo con noi operatori sanitari, di coinvolgerci con emozione in ogni nuova iniziativa, di farci sentire sempre un profondo senso di appartenenza alla nostra Professione e al nostro Ospedale.Ti ringrazio per la motivazione che hai messo in ogni cosa, motivazione che hai sempre donato e trasmesso a tutti noi, ogni giorno, instancabilmente. Ti ringrazio per essere sempre stato accanto all'Ospedale, per la forza che hai trasmesso a tutti noi ogni giorno, per l'attenzione alle grandi e piccole cose, per i tuoi sorrisi, la tua amicizia e per averci ricordato ogni giorno che facciamo il lavoro più bello e appassionante di tutti. Con sentimento di gratitudine profonda, un caro abbraccio Michele, sei e sarai sempre parte del mio cammino e di quello dell'Ospedale di Feltre», conclude il direttore Medico Marianna Lorenzoni.
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