giovedì 31 marzo 2022

Manifestazione della Rete Provinciale "Giù le mani della sanità bellunese" il 2 aprile a Pieve di Cadore

Pieve di Cadore.  Pubblichiamo un comunicato ricevuto dalla La Rete Provinciale  “Giù le mani dalla sanità bellunese in merito ad una manifestazione che si  terrà il 2 aprile ore 15 a Pieve di Cadore in difesa della sanità pubblica bellunese. Ecco il comunicato che invita alla manifestazione. 

La Rete Provinciale  “Giù le mani dalla sanità bellunese”, organizza per il 2 aprile alle ore 15 a Pieve di Cadore un  incontro-manifestazione per la difesa della sanità pubblica bellunese.

Tutta  la  popolazione  è invitata.

I motivi  che hanno generato questa iniziativa sono diversi e possono essere riassunti per temi:
  • il doloroso taglio di 37 miliardi in dieci anni  al bilancio della sanità pubblica ;
  • il crescente affidamento di servizi sanitari al settore privato convenzionato, con una spesa pro capite del 24% superiore alla media nazionale,  conseguente ad una progressiva  smobilitazione di unità operative e negativa ricaduta nelle prestazioni pubbliche; ciò è maggiormente  evidente nei territori marginali della provincia quali: Agordino, Cadore-Ampezzo  ma ora si avvertono altri preoccupanti segnali che interessano l’intero sistema socio-sanitario della provincia, come evidenziato dalla recente sospensione del reparto di degenza del Centro di Salute Mentale di Feltre;
  • il mancato esaurimento delle lunghe liste d’attesa, nonché la garanzia di poter vedere soddisfatti i livelli essenziali delle cure e dell’assistenza come da normativa esistente;
  • i lunghi trasferimenti – anche superiori al centinaio di chilometri-  a cui si devono sottoporre autonomamente i pazienti per semplici prestazioni di base che non necessitano di particolari attrezzature o strutture.
Per fermare lo spopolamento crescente di questa terra, è necessaria,  da parte  pubblica,  la fornitura di servizi  efficienti, sicuri e costanti e tra questi la sanità ne è parte essenziale. Alla società civile e al mondo del lavoro spetta il resto.

I montanari vogliono e hanno il diritto di poter rimanere ad abitare nella loro terra usufruendo di servizi di qualità.

A tale scopo questo appuntamento di Pieve di Cadore, sarà il primo ma non l’unico per reclamare una revisione della gestione sanitaria provinciale ricordando a tutte le persone interessate e/o coinvolte che ottenere un miglioramento dipende anche da ciascuno di noi.

Chiediamo alle redazioni locali la disponibilità a pubblicare un articolo o a realizzare un servizio per promuovere questa iniziativa.
Rete Provinciale: “Giù le mani dalla sanità bellunese”.

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