sabato 3 gennaio 2015

Alcune riflessioni dal sindaco di Malosco Andrea Marini sulla mancata fusione nel comune unico Altanuania

Il 14 dicembre 2014 si sono tenuti dei referedum consultivi per le fusione dei comuni. Qui voglio parlare della fusione mancata in Comune Unico della Altauninia dei comuni di Cavareno, Malosco, Romeno, Ronzone, Sarnonico. I cui risutati sono qui. Sarebbe intempestiva però una presentazione dei dati che ha visto la fusione affosata dal voto i Malosco per 3 voti è ci che volio fare. Voglio invece qui portare delle rifesssioni del sindaco di Malosco, Andrea Marini, che ringrazio per aver risposto.

Il Comune di Fondo non ha partecipato al referendum per la fusione nel comune dell'Altanaunia, perchè si da la colpa della mancata fusione allo stesso? Fondo era con noi,in seguito pretendeva che la sede amministrativa dell’ unione fosse a Fondo anziché a Cavareno (a Fondo si erano riscontrati problemi logistici) quindi si è dissociato dall’unione non poteva partecipare al referendum.

Quali altre motivazioni per il fallimento della fusione? A Malosco hanno vinto seppur di poco “i no” perché le persone non hanno voluto partecipare alle riunioni informative hanno scelto senza sapere !!! Troppi censiti originari di Fondo, il neonato movimento del NO nato a Malosco, la minoranza comunale che si oppone sempre e comunque a quanto proposto dalla maggioranza.

Un'amministratrice di Brione diceva che un amministratore di Malosco dovrebbe dimettersi dopo che per soli tre è stata bocciata la fusione per soli tre voti di Malosco, ritiene di dimmettersi? La fusione era proposta dall’ amministrazione (ripeto la maggioranza del cons.com.) suffragata dagli altri 4 comuni e da due consulenti. La responsabilità del “no” è dei votanti non dell’amministrazione; chi opera nel giusto (il referendum è la maggiore espressione democratica) può dimettersi ritenendosi non ascoltato ma non lo deve. Del senno di poi sono piene le fosse (Ugo Foscolo) certo che nulla è perfetto tutto è ottimizzabile, si potrebbe rifare con delle modifiche per la sensibilizzazione della gente.

Da dove ripartire? Non so se si riparte, vedremo.

L'importanza di queste riflessioni è capire meglio un fallimento che sebbene per pochi voti tale rimane, ma anche per dare dei consigli a chi deve prendere decisioni in merito. In primis va messo in luce il discorso dell'informazione che è fondamentale e in zone ove il no è caolizatto pu portare ad un rifiuto della gente ad informarsi.

Si da per scontato che una fusione più risretta sia più facile ma a volte può presentare insidie come ad esempio in questo caso in cui la mancata presenza del Comune di Fondo strada facendo può aver cambiato la percezione sulla fusione.

Se si guarda bene le fusioni fallite e quelle che invece hanno avuto successo si può vedere che quelle riuscite hanno avuto dietro una visione comune e un percorso subito più chiaro. Anche il comportamento degli amministratori influisce sul successo o meno di una fusione perchè comportamenti ambigui non sono tollerati dalla cittadinanza. Andrebbe tenuto conto anche dal segnale arrivato da altre realtà nella riflessione su una possibile fusione.

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